Blues Notes, appunti incantevoli dalla musica del diavolo Concerto con narrazione sulla grande madre della musica moderna in un secolo di storia. Durata 120'
Lo spettacolo Blues Notes è un intreccio tra narrazione e musica. Un concerto che percorre cent'anni di musica attraverso la storia (e viceversa).
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Da qui comincia il racconto per capire i cento anni della musica Blues, la mamma di tutti i generi moderni: il jazz, il rock, il funky fino al Rythm’n’Blues, alla dance, al Pop e tutto ciò che oggi si ascolta e si balla. Questo è Blues Notes, un intreccio di musica e parole, con l’impianto scenico e le esecuzioni di un concerto e una narrazione efficace.
Il mondo musicale moderno ha attecchito dal Blues mentre, il Blues stesso, come genere a sé, ha proseguito la sua esistenza e si è rafforzato facendo fortuna e seducendo ogni generazione di amanti di musica. Dall’Africa ai campi di cotone, dai locali di Chicago degli anni trenta fino all’Europa del dopoguerra, il percorso si snoda assieme alla narrazione tra suoni lievi o potenti in un percorso filologico culturale e al contempo ricco di storie scanzonate, drammatiche o piene di poesia. Diciotto brani selezionati con attenzione dai suoni delle origini all’epoca del Funky e del Boogie, da Hendrix al Blues Bianco di Stivie Ray Voughan, da Billy Holiday a Eric Clapton fino a rendere omaggio ai Pink Floyd, nati come band di Rythm’n’Blues.
Tra solo di chitarra e sax struggenti, ritmi che portano a ballare e cambi di atmosfera, non mancano momenti per ricordare i grandi temi della storia: dalla schiavitù alla Grande Guerra, dalla droga alla storia degli strumenti musicali, entrando nei pensieri solo con la musica, le storie e i succosi aneddoti del Blues, raccontando stati d’animo avvolgenti, soffusi, fumosi, poderosi.
Blues Notes nasce con l’intento di divulgare l’ascolto della musica Blues e ricordare una storia che si ripete, di continuo, nel tempo.
BIOGRAFIE
Artemio Gallina – basso. Artemio detto Artemino (che poi è il vero nome) è il nostro Bassista “slow hand”. Mediatore di rara umanità, organizza tutta la sua vita compilando innumerevoli elenchi al computer. Quando la banda si sbanda e nascono discussioni che si perdono nei massimi sistemi, ecco che arriva il suo riassunto per punti in ordine di importanza: A, B, C, D e si ritorna tutti con i piedi per terra. Artemino è un appassionato di matematica dilettevole. Se però gli chiedete quanto fa novantatre diviso tre vi risponderà: “Eh, heeee… senza Excel non riesco a fare i conti”. Un altro suo punto di forza sono dei capelli incredibili , certamente oggetto di studio. Artemio dovrebbe comperare un Tomtom separato dal telefonino. Cleo Tucci – sax contralto. Fantasioso e talentuoso improvvisatore autodidatta, dal temperamento inquieto e dall’umorismo puntuale. Istrionico solista, vanta innumerevoli collaborazioni live e studio in qualsiasi genere. Convoglia le sue nevrosi, provocate dalle bibite energetiche, in lunghi ed emozionanti assolo. Ogni volta ci fa pesare: ”Raga in Shine devo tenere una nota così lunga, ma così lunga che l’ultima volta ho visto la Madonna…”. Soffiando in quel maledetto sax potrebbe oggi aver gonfiato non so quante mongolfiere. Per non scoppiare, indossa sempre pantaloni aderenti, camicia stretta e panciotto abbottonato. Enzo Carbonello – chitarra solista. Instancabile ricercatore di assolo blues da mandarti in trans. Alla personalità dell'uomo sornione, si contrappone il chitarrista dal tocco agile e deciso, dall'interpretazione sapiente e fedele all’originale, pur mantenendo una forte personalità. Enzo è un miscuglio di concentrazione mistica ed ilarità senza tempo. Capita di chiamarlo più volte prima che ti risponda e quando tira su la testa dalla sua sei corde, hai la certezza di averlo disturbato. Ma dovevi farlo, altrimenti comincia lo spettacolo mentre la sua testa è ancora alle prove. È senza dubbio la mente più lucida del Blues. Beppe Cremonesi – voce e chitarra. C’è l’Homo Abilis, l’Homo Sapiens e l’Homo Blues. Lui è quello Blues: nella voce, nei modi, nell’essere un po’ così… così come? Così Blues. Alterna studi di chitarra jazz a progetti di Rythm’n’Blues e sul palco è sempre pronto a tutto. Gira la leggenda che una volta abbia vinto una settimana di vacanza cantando al karaoke. Insomma, sia all’osteria del porto che dal palco di un teatro, vi distruggerà cantando e suonando indifferentemente un brano di Joe Cocker, di Battisti o di Ben Harper. E non aspettatevi che si ricordi di portare e pantaloni neri e camicia elegante per la sera del concerto. No! Tutte questa regole danno fastidio se sei veramente Blues! Michela Dall'Olmo – voce solista. Dalla vocalità profonda, comunicativa e calda. Ha scoperto quasi per caso la sua voce così espressiva, con la quale emoziona se stessa e i presenti. Quando canta provate a guardarle le mani: le canzoni non le canta e basta. No: le dipinge! Quella notina che arriva così in alto sarà azzurra, mentre quella a mezz’aria è una pennellata di rosso e poi giù in basso, a chiudere, un punto di blu, preciso, indelebile. La nota più lunga è tra il pollice e l’indice e l’ultima la manda verso di voi. Roberto Botturi – batteria. Di corpo allungato, è mancino ma suona di destro (qualcuno dice essere la mano sinistra e destra del diavolo). Tenta di unire alcune passioni, come il teatro e la musica. Da qui nasce Blues Notes. Ma mentre pensa al teatro o alla fotografia la sua mente scorazza nell’arcipelago della Maddalena, gustando un bicchiere di Vermentino. Ma lì, per mare, state sicuri che sta pensando a Blues Notes. Adesso invece manca un’ora all’apertura del sipario e ha in mano un cavo, un microfono o una grancassa e mentre risolve un problema presente, già pensa a quello futuro. Il suo cervello non riposa mai tranne quando, guardando i suoi piatti luccicanti con lo sguardo del bambino, tuona: ”Serve che qualcuno si occupi della cenaaaaaa!” Nadia Del Frate – voce narrante. Psicologa per diletto, è dura capire se stia recitando oppure se stia mettendo in scena la realtà. Nella vita è come sul palcoscenico: radiosa e morbida, ironica ed accomodante, sensibile e sagace ma, soprattutto, abile dispensatrice di emozioni. Tra un sorriso ed una lacrima, solo lei è capace di intrecciare una spirale di parole sulle quali arrampicarsi per arrivare direttamente a toccare anima e corpo. Nadia crede che questo Blues Notes sia da prendere con il rigore di uno spettacolo teatrale e forse un giorno ci convincerà. Marco Guerzoni – canto, tromba, percussioni. Per anni uno dei ruoli principali in Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante, compare in tutte le registrazioni ufficiali dell'opera e in diretta su Rai 1 dall'Arena di Verona. Collabora ora con Nina Zilli, Malika Ayane e noi.